Letture 2010 | |
La parola contro la camorra |
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Spesso mi si chiede come sia possibile che delle parole possano mettere in crisi organizzazioni criminali potenti, capaci di contare su centinaia di uomini armati e su capitali forti. E come è possibile — questa domanda mi viene ripetuta spessissimo, soprattu tto all’estero — che uno scrittore possa mettere in crisi o ganizzazioni capaci di fatturare miliardi di euro l’anno e di dominare territori vastissimi?È complicato dare una sola risposta e, in verità, l’unica risposta che mi viene in mente, la più plausibile è che sia proprio la diffusione della parola a mettere paura. Non è lo scrittore, l’autore, non è neanche il libro in sé, né la parola da sola, che riesce ad accendere riflettori e per questo a mettere paura.
Einaudi.Stile libero/DVD
Il crimine, le radici del disumano e il diritto alla felicità.
«Ogni lettore che fa sua una storia, ogni lettore che protegge un libro, che osserva, che ascolta, sta facendo moltissimo. Sta facendo moltissimo perché permetterà a quell’autore di continuare a lavorare e soprattutto contribuirà a diffondere le sue parole, a renderle strumenti pericolosi. Anche criticando, anche non condividendo, anche facendone semplicemente argomento di discussione, farà sí che le tante vicende avvolte dall’ombra possano diventare invece storie degne di essere raccontate, che i tanti morti diventati semplicemente un numero possano tornare a essere persone, che i molti sogni rimasti a margine, possano tornare a essere possibilità reali».
Con scritti di Walter Siti, Aldo Grasso, Paolo Fabbri, Benedetta Tobagi.
Roberto Saviano è l’autore di Gomorra e di La bellezza e l’inferno entrambi pubblicati da Mondadori.
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